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Vaccini ed effetti collaterali: è troppo presto vaccinare già a due mesi?

Vaccino esavalente: non è eccessivo? Le risposte del pediatra a leggittime domande di voi genitori

La prime vaccinazioni (esavalente e prevenar13) vengono proposte ai bambini tra il secondo e terzo mese di vita… ma non è troppo presto? un “corpicino” tanto piccolo è già pronto ad ospitare tutti questi vaccini e soprattutto tutti insieme? non sarebbe meglio farglieli quando è più grande? epatite B e tetano non è meglio rinviarle a quando sarà più grande visto che difficilmente contrarrà tali malattie nel primo anno di vita? Sono queste le domande che affliggono molti genitori sempre più confusi dagli attuali movimenti anti-vaccinali sviluppatisi negli ultimi anni sul web. In questo breve estratto proverò a riflettere insieme a voi su queste più che leggittime domande, evitando di essere noiosi e ripetitivi entrando nel merito di dati e tecnicismi che sia io che voi già sappiamo essere a favore dei vaccini.

E’ troppo presto vaccinare già a 2 mesi?

Per quanto piccolo possa apparire il “corpicino” di un bimbo di due-tre mesi, non lasciamoci ingannare. Il sistema immunitario del piccolo (al pari del suo sistema nervoso!) è qualcosa di IMMENSO, capace di elaborare, apprendere e memorizzare al di la di ogni nostra immaginazione! Rispondendo in modo netto, prima di iniziare ad argomentare quanto finora scritto, la mia risposta è SI: un bimbo di due mesi è già pronto ad accogliere vaccini sottoforma di “germi uccisi” (come quelli contenuti in esavalente e prevenar che solitamente si somministrano nel primo anno di vita). A quell’età però non è ancora possibile stabilire se è già pronto ad accogliere “virus vivi attenuati” (come quelli contenuti nei vaccini per morbillo, parotite, rosolia, varicella…) che per tale ragione saranno rinviati a dopo l’anno di età. Qualora infatti il bimbo avesse un grave difetto del sistema immunitario che non si è ancora manifestato sarebbe per lui rischioso ricevere vaccini con virus vivi attenuati e per questo è prudente rinviarli a dopo l’anno e correre dunque il rischio che il piccolo si becchi un morbillo o una varicella nei primi mesi dove possono avere un decorso severo… rischio che si amplifica specie se il resto dei bambini che lo circondano non si vaccinano e quindi tali virus circolano di più!.

Ma perché essere cosi precipitosi nel somministrare i primi vaccini? Il punto è questo. Alcune delle bestie infami prevenute attraverso l’esavalente (ricordiamole: haempophlius influenzae, difterite, tetano, pertosse, poliomielite ed epatite B) sono molto più pericolose (a talora fatali!) se contratte nel primo anno di vita. Anche il morbillo come accennavo sopra è più pericoloso se contratto nel primo anno di vita. Ma purtroppo per il morbillo non abbiamo la fortuna di essere in possesso di un vaccino sicuro già a due mesi. Ed è solo per questo che si rinvia ad oltre l’anno di vita.

Sei e più vaccini in una volta non sono troppi?

Nella pratica quotidiana mi è capitato di vedere che molti genitori si inibiscono di fronte al numero 6. “Dottore ma 6 vaccini tutti in una volta non sono troppi per un bimbo cosi piccolo?” chiedete spesso.

Ma conosciamo davvero le REALI dimensioni del “contenitore” in cui stiamo iniettando tali vaccini? Non assumete come contenitore il “piccolo corpicino” del bimbo. Non è quello il reale contenitore dei vaccini che stiamo somministrando! Il reale contenitore è piuttosto il SISTEMA IMMUNITARIO del bimbo, un sistema IMMENSO in termini di complessità, capacità di risposta, apprendimento e meomrizzazione… complesso quasi quanto il sistema nervoso (se non di più!)… Per un contenitore tanto grande 6 vaccini non sono nulla… esso è in grado di elaborarli, “apprendere” ed iniziare a creare una “meomoria immunitaria” già a due mesi… vi stupisce questa cosa? non siete abituati a questo pensiero? Allora pensiamo a qualcosa con cui probabilmente avete più familiarità… pensiamo al sistema nervoso del bambino (il cervello!) che ha lo stesso livello di complessità del sistema immunitario… pensate a quante informazioni esso elabora e apprende già da cosi piccino senza andare in tilt…somministriamo forse una letterina per volta nell’insegnare il linguaggio al bimbo… oppure parliamo in maniera sciolta e disinvolta (anche bilingue talora!) bombardandolo di migliaia di informazioni nuove ogni giorno ed il suo “immenso contenitore” del sistema nervoso elabora, apprende e memorizza la lingua dei genitori? Allora perchè sottovalutiamo il sistema immunitario e pensiamo che con 6 vaccini debba già andare in tilt? 6 antigeni tutti in una volta non sono nulla rispetto al lavoro che il sistema immunitario quotidianamente svolge e durante cui incontra migliaia e migliaia di antigeni già a due mesi (la maggior parte dei quali per fortuna innocui e riconosciuti come “amici” oppure facilmente gestibili dalle armi immunitarie che il piccolo ha a disposizione). I 6 contenuti nell’esavalente, non sono altro che solo 6 (e ripeto solamente sei!) antigeni “scelti” che andiamo ad aggiungere al carico quotidiano di antigeni già incontrati dal piccolino, e che sono stati scelti e somministrati sottoforma di vaccino semplicemente perché quei 6 particolari germi è meglio che il piccolo non li incontri per la prima volta nell’ambiente esterno… potrebbero essere molto pericolosi.

Sono tutti necessari? E’ possibile rinviarne qualcuno?

Ma sono tutti e 6 necessari? L’epatite B o il tetano non si potrebbero rinviare visto che più difficilmente contrarrà tali infezioni nel primo anno? E’ vero, a meno che non c’è qualcuno in famiglia affetto da epatite B è difficile che nel primo anno il bimbo la contragga. E poi, per l’attenzione e le cure oggi rivolte ai bambini, bisogna essere davvero sfortunati se il bimbo ci prende il tetano già prima di 1 anno. E allora perché vaccinare? Preferisco rispondere a questa domanda ponendo a mia volta una domanda a voi tutti: una volta che corro il rischio di vaccinare e subire dunque i possibili, seppur rari, gravi effetti collaterali derivanti dai vari eccipienti e adiuvanti del vaccino… non è forse meglio che gli dò l’opportunità di diventare immune al maggior numero possibile di bestie infami? Voi preferite fare dosi di eccipienti e adiuvanti (correndo quindi rischi rari ma ineliminabili – leggi qui la discussione sugli effetti collaterali dei vaccini) ed eliminare dal vaccino proprio ciò che serve, ovvero gli antigeni di alcuni germi? Serviamo al bimbo un piatto che scotta, vuoto e senza metterci i maccheroni dentro? Siete talmente spaventati dai vaccini che preferite farne più dosi del normale per completare il calendario vaccinale?

 

Questo articolo ha un commento

  1. Catia

    Ho letto il suo articolo , io sono mio malgrado favorevoe ai vaccini ma francamente a due mesi mi fanno paura , temo che dietro a tutto questo ci sia come sempre solo un enorme giro di soldi .se avessi un bambino cosi piccolo aspetterei almeno i 6 mesi.

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