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Pidocchi e bambini: tutto ciò che bisogna sapere!

Sintomi, diagnosi, rimedi, terapia e prevenzione della pediculosi nelle scuole

Siamo ormai prossimi alla riapertura delle scuole e diverse segnalazioni provenienti dagli Stati Uniti (ACS – Chemistry for life) circa un recente aumento in circolazione di forme di “pidocchi mutanti” (ovvero forme di pidocchi resistenti ai comuni trattamenti) ci inducono a dare a voi genitori pratiche direttive di comportamento per far si che per il prossimo anno vi siano meno epidemie possibili riducendo cosi il rischio di sviluppo di “pidocchi farmaco-resistenti” nel nostro paese.

La lotta ai pidocchi nelle scuole non può essere affrontata dal singolo genitore, ma tutti devono essere ben informati per evitare il dilagare di infezioni ping-pong che i bambini si trasmettano reciprocamente. Dunque, un po’ come tutte le infezioni, è un problema di gruppo. Addirittura, in caso di epidemia in classe, il trattamento dei bambini affetti andrebbe  sincronizzato (ovvero tutti i bimbi affetti nello stesso giorno). L’interazione e comunicazione tra genitori resta dunque fondamentale, ma purtroppo il senso di vergogna che circonda questa tematica impedisce di parlarne liberamente e tutto ciò gioca a favore dei pidocchi che dilagano in classe indisturbati nel silenzio generale. E’ per questa ragione che nel nostro Protocollo operativo per la pediculosi nelle scuole, che vi invitiamo a leggere solo dopo aver terminato questo articolo, abbiamo cercato di creare una strategia che consenta la comunicazione anonima dei casi di pediculosi in modo da andare a minare proprio il fattore che più di ogni altro aiuta i pidocchi ad espandersi: la vergogna di parlarne.

Già nei primi passaggi di questo articolo vogliamo però focalizzare l’attenzione su alcuni aspetti fondamentali prima di andare ad approfondire nei successivi paragrafi altri aspetti altrettanto importanti:

  • Quando devo  sospettare che mio figlio ha i pidocchi e quindi effettuare le osservazioni con pettine a denti lunghi e stretti?

In caso di segnalazione di casi a scuola, di un comportamento anomalo di nostro figlio che inizia a grattarsi frequentemente il capo (specie nuca e tempie), o in presenza di piccole escoriazioni e lesioni da grattamento in testa allora è necessario armarsi di pettine a denti lunghi e stretti e dedicare 10 minuti ogni 2-3 giorni per almeno 2 settimane ad osservare i capelli. Un’unica osservazione non basta! I pidocchi potrebbero essere ancora in fase iniziale e quindi più difficilmente visibili, e magari solo perseverando nelle osservazioni potremmo riuscire a beccarli!

  • E’ necessario tagliare i capelli e quale prodotto bisogna usare per debellare i pidocchi?

Non è assolutamente necessario tagliare i capelli a zero come si faceva un tempo. Può sicuramente però essere utile fare un taglio più corto per rendere più semplice l’applicazione dei prodotti anti-pidocchi uniformemente su tutta la testa.

Nell’acquistare un prodotto per la TERAPIA dei pidocchi facciamo molta attenzione a non confondere i prodotti anti-pidocchi per la terapia con quelli per la PREVENZIONE! Un classico esempio: Aftir gel è per la terapia (contiene malatione con attività pediculocida-ovicida) mentre Aftir Shampoo non ha alcun effetto curativo (non contiene malatione nè altri principi attivi contro i pidocchi) e può avere solo un ruolo nella prevenzione (anche se, come spiegato nei successivi paragrafi, nonostante ve ne sia un ampio mercato, non esistono al momento prodotti di provata efficacia nella prevenzione dei pidocchi).

All’interno di quest’articolo troverete una tabella dedicata ai prodotto per la terapia ed un’altra dedicata a quelli per la prevenzione. Fate attenzione a distinguerli!

  • Cosa fare con i pettini, i vestiti e gli oggetti venuti a contatto con i soggetti affetti da pidocchi?

I pidocchi vivi rilasciati nell’ambiente (prima di essere stati uccisi da prodotti pediculocidi) sopravvivono massimo 48 ore se non incontrano un’altra testa su cui nutrirsi.

Le uova vive disperse nell’ambiente attraverso la caduta dei capelli (perché difficilmente si staccano dal fusto del capello cui sono tenacemente incollate) sopravvivono fino a 8-10 giorni. In ogni caso, lontane dal calore del cuoio capelluto, difficilmente si schiuderanno.

Morale della favola: effettuando un lavaggio a >60° di lenzuola, federe, asciugamani, sciarpe ed altri capi di vestiari venuti a contatto con i capelli riusciremo a devitalizzare ogni pidocchio! In alternativa, chiudendo in una busta di plastica per 10 giorni tutte queste cose, quando riapriremo la busta, tutto sarà morto, sia i pidocchi (time-out nell’ambiente di 4h) sia le uova (time-out nell’ambiente di 8-10 giorni); per il lavaggio di pettini e spazzole si può usare l’acqua di risciacquo contenente il prodotto anti-pidocchi applicato sul capo.

  • Cosa fare col resto della famiglia?

Formalmente la terapia anti-pidocchi, come ogni altra terapia, va effettuata solo nei soggetti affetti. E’ dunque utile ispezionare per bene tutti gli altri componenti del nucleo familiare.

Il nostro suggerimento è che, in casi dubbi ed in assenza di controindicazioni all’uso dei prodotti indicati per la terapia, con l’accordo del proprio medico curante, sia meglio effettuare un trattamento inutile piuttosto rischiare di non trattare una pediculosi ancora in fase iniziale (pochi pidocchi, poche uova… e quindi difficile da scovare) che provocherà una recidiva del problema in tutta la famiglia di li a due settimane.

Fatte queste premesse andiamo adesso ad approfondire in maniera più schematica l’argomento “pidocchi” rispondendo a domande tra cui: come si trasmettono i pidocchi? quanto incide l’igiene? quali sono i sintomi? come si curano? quando è possibile tornare a scuola? è davvero possibile prevenirli con prodotti specifici oppure è una grande bolla commerciale?

Cosa sono i pidocchi?

La pediculosi del capo è un’infestazione parassitaria, frequente in comunità di bambini (più spesso nelle femminucce!), sostenuta da piccoli insetti che attaccano esclusivamente l’uomo. Il fenomeno per fortuna non comporta gravi conseguenze per la salute dei soggetti colpiti.

Il pidocchio è un piccolo insetto capace di legarsi con molta forza ai capelli dell’uomo. Ha dimensioni di circa 1-3 mm, colore grigio-marrone e si presenta schiacciato; ha 3 paia di zampe ed è dotato di una piccola bocca con la quale si nutre di sangue dal cuoio capelluto e rilascia saliva. Depone uova alla base del capello (fino 300 uova!) che dopo circa 10 giorni si schiudono e fuoriescono larve (lasciando il guscio d’uovo vuoto ancora adesso al capello e visivamente indistinguibile da un guscio pieno!) che poi maturano in pidocchi adulti capaci di riprodursi ancora.

L’igiene personale e/o ambientale non incide in alcun modo sul rischio di contrarre i pidocchi, essendo la pediculosi un’infezione come tante altre e potendo essa colpire dunque tutte le classi socioeconomiche. Dunque non c’è nulla di cui vergognarsi!

Come avviene il contagio?

Sfatiamo una credenza comune: i pidocchi non saltano e non volano

Il contagio può avvenire solo tramite contatto diretto o tramite la condivisione di oggetti quali pettini, spazzole, cappelli, biancheria da letto.

E’ importante sapere che il pidocchio ha bisogno dell’uomo per vivere: muore infatti dopo circa 48 ore nell’ambiente (le uova invece possono resistere 8-10 giorni)

Inoltre nè animali nè piante possono trasmettere i pidocchi! Il pidocchio è infatti un parassita “ospite-specifico” e ciò vuol dire che gli animali non possono trasmettere i loro pidocchi a noi e noi non possiamo trasmettere i nostri pidocchi agli animali!

Quali sono i sintomi?

  • Il classico prurito non si manifesta subito ma dopo circa 4 settimane, in seguito ad una reazione alla saliva del pidocchio. Talora nei bambini può essere addirittura assente! Proprio questo lungo periodo asintomatico è responsabile della grande diffusione della pediculosi in ambienti come le scuole.
  • E’ possibile il riscontro di lesioni da grattamento a livello del cuoio capelluto.

Come si fa diagnosi di pediculosi?

La diagnosi si pone grazie sulla base del ritrovamento di pidocchi vivi e/o di uova (lendini). Questi si possono ritrovare su tutto il capo ma i posti più comuni sono la nuca e le tempie.

E’ possibile confondere le uova con la forfora:  le uova di solito si riconoscono perché sono fortemente adese al capello. Per distinguerle, provate semplicemente a rimuovere passando le dita sui capelli: la forfora si muoverà facilmente, le lendini no!

Va comunque sottolineato che la diagnosi vera e propria di pediculosi va fatta solo quando si trova il pidocchio vivo.

Come scovare i pidocchi?

Il miglior modo per trovare i pidocchi è pettinare i capelli con  un pettine a denti lunghi e stretti dividendoli in ciocche e procedendo dalla base alle punte.

E’ possibile eseguire la procedura in due modi:

a capelli umidi (il cosiddetto wet-combing): dopo aver cosparso i capelli con abbondante balsamo o con aceto diluito metà e metà con acqua (che facilita la rimozione delle uova!)

a capelli asciutti (il cosiddetto dry-combing): meno attendibile rispetto al wet-combing; si pettineranno i capelli ciocca per ciocca ma questa volta senza balsamo e con capelli asciutti

Questa procedura andrebbe ripetuta ogni 2-3 giorni fino ad ottenere almeno 2 settimane in cui non vengano ritrovate forme vive. Tutto ciò soprattutto quando si ha la certezza che il bambino sia entrato in contatto con un soggetto affetto da pidocchi (come un familiare o un compagno di classe).

cosa troveremo nei capelli?

  • Pidocchi vivi: insettini di 1-3 mm colore grigio-marrone schiacciati in senso dorso-ventrale e con 3 paia di zampette; la femmina adulta vive circa 1 mese sul cuoio capelluto; inizia a produrre uova dopo 2-3 settimane di vita
  • Uova vive (o lendini): la femmina adulta produce 4-6 uova al giorno di diametro <1 mm, di colorito biancastro opalescente che, quando vive, aderiscono tenacemente alla base del capello grazie ad una sostanza simile alla colla (per questa ragione la loro rimozione è abbastanza impegnativa!);  queste si schiudono dopo 6-10 giorni fuoriesce una larva (o ninfa) che diviene adulta in 10 giorni  lasciando il guscio vuoto adeso al capello
  • Uova morte e gusci vuoti:  poiché la lendine viene deposta a 3-4 mm dal cuoio capelluto e poiché il capello cresce di circa 0,4 mm al giorno possiamo essere sicuri che una lendine distante dal cuoio capelluto più di 7 mm può essere solo un guscio vuoto o una lendine morta (magari uccisa da un prodotto da noi usato per il trattamento) e quindi da li dentro non potrà mai uscire un pidocchio!

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Quale terapia per la pediculosi? Come si curano i pidocchi?

Non è assolutamente necessario tagliare tutti i capelli come si faceva un tempo!

Di seguito sono elencati diversi prodotti utili per debellare i pidocchi presenti in commercio.

ATTENZIONE QUANDO ANDATE IN FARMACIA!

Non fate confusione tra i prodotti necessari per il trattamento dei pidocchi e quelli invece potenzialmente utili solo nella prevenzione! Utilizzare un prodotto di prevenzione per curare i pidocchi vuol dire molto probabilmente non debellarli!

PRODOTTOPRINCIPIO-ATTIVO (pediculocida-ovicida)MODALITA’ DI IMPIEGO
Aftir gelMalathion 0,5%Adulti e bambini > 6 mesi: applicare uniformemente sui capelli asciutti per 15 minuti, quindi eseguire uno shampoo ed un accurato risciacquo. Ripetere il trattamento dopo 8 giorni.
Milice moussePiretrine 0,15% + piperonil butossido 1,5%Applicare su capelli asciutti, massaggiando (per 2-3 minuti) in modo da distribuire bene il prodotto sul cuoio capelluto e la capigliatura che deve risultare umida. Lasciare in posa 10 minuti, quindi sciacquare con un normale shampoo. Rimuovere lendini e pidocchi morti con un pettine a denti fitti. Ripetere il trattamento dopo 8-10 giorni.
Nix emulsionePermetrina 1%Adulti e bambini > 6 mesi: applicare sui capelli lavati ed ancora umidi per 10 minuti quindi risciacquare ed asciugare. Ripetere il trattamento dopo 8 giorni.
Mom shampooTetrametrina 0,27% + Fenotrina 0,37%Lavare i capelli massaggiando il cuoio capelluto per almeno 5 minuti, risciacquare e ripetere l’operazione. Eliminare lendini e pidocchi morti usando un pettine a denti fitti. Ripetere l’operazione dopo 8 giorni.
Mom gelFenotrina 0,4%Applicare accuratamente il prodotto sulla capigliatura asciutta e lasciarlo agire per 10-15 minuti. Terminato l’impiego, lavare accuratamente la testa con un normale shampoo. Ripetere il trattamento dopo 8 giorni.
Cruzzy shampooBioalletrina 0,7% + piperonil butossido 0,5%Dopo aver inumidito i capelli si applica un tappo di shampoo frizionando bene il cuoio capelluto. Lasciare agire per 3 minuti quindi sciacquare. Ripetere il trattamento dopo 7-10 giorni.
Cruzzy lozioneBioalletrina 0,15% + piperonil butossido 0,6% + N,N-m-dietiltoluamide 0,6%Frizionare bagnando abbondantemente con la Lozione le parti infestate. Trascorsi alcuni minuti sciacquare con shampoo rimuovendo cosi le lendini e i pidocchi morti.
Cruzzy shampoo potenziato alla sumitrinaFenotrina 0,5%Dopo aver inumidito i capelli si applicano 2 tappi di shampoo frizionando bene il cuoio capelluto. Lasciare agire per 3-5 minuti quindi sciacquare. Ripetere 2 volte/settimana.
Mediker AP
Fenotrina 0,23%
Lavare i capelli frizionando il cuoio capelluto per almeno 3 minuti. Risciacquare. Ripetere l’operazione. Ripetere il trattamento per una sola volta a due giorni di distanza.

Nei giorni successivi al trattamento con suddetti prodotti usare un pettine a denti stretti per asportare eventuali lendini ormai senza vita che aderiscano ancora al capello, magari aiutandosi con acqua e aceto diluiti 1:1.

E’ importante informare che negli ultimi anni i pidocchi stanno sviluppando delle RESISTENZE a questi prodotti: proprio per questa ragione, in casi di insuccesso terapeutico dopo il primo lavaggio o in seguito a mancata risoluzione completa dopo il secondo lavaggio non conviene insistere con lo stesso prodotto ma può essere utile cambiare il principio attivo!

Quando è possibile tornare a scuola?

Secondo una Circolare del Ministero della Salute, non è possibile andare a scuola quando si è affetti da pediculosi  ma si potrà tornare a scuola già il giorno dopo aver effettuato il trattamento!

Perché il trattamento va ripetuto a 7-8 giorni?

Perché i tempi di applicazione descritti sui foglietti illustrativi (es: aftir gel) possono non garantire un’attività ovicida efficace (ma solo pediculocida); pertanto dopo 7-8 giorni tutte le uova rimaste “vive” si saranno schiuse diventando larve/forme adulte e divenendo cosi suscettibili al farmaco; queste larve/forme adulte non inizieranno a produrre uova prima di 2-3 settimane quindi, dopo il secondo trattamento non ci saranno più uova “vive” residue e il pidocchio sarà definitivamente debellato!

E’ utile usare l’aceto contro i pidocchi?

L’aceto non ha nessuna attività pediculocida nè ovicida. Per tale ragione non è sufficiente da solo. Esso è utile semplicemente per agevolare la rimozione dei residui (uova morte e gusci vuoti) dopo trattamento coi prodotti sopra indicati in quanto ha un effetto litico sulla “colla” che tiene attaccate le uova e i gusci ai capelli. L’aceto andrà utilizzato diluito con acqua in un rapporto 1:1.

E’ possibile prevenire i pidocchi?

Purtroppo la risposta è NO. Per quanti soldi si spendano in farmacia a caccia dell’ultimo prodotto sul mercato se il bambino entra in contatto con un amichetto che li ha contratti, rischia comunque di prenderseli nonostante abbia i capelli ben unti con il più recente “olio naturale” o “estratto vegetale” pubblicizzato come “efficace nel prevenire i pidocchi”. Sono diversi infatti i prodotti propagandati per la prevenzione dei pidocchi ma al momento non esistono prove di efficacia riconosciute come valide dalla comunità scientifica.

Esistono però semplici regole da rispettare per cercare di limitarne la diffusione e diminuire il rischio di contagio. Per saperne di più leggi anche il nostro Protocollo operativo per debellare i pidocchi nelle scuole

Qui di seguito vi elenchiamo alcuni dei principali prodotti talora genericamente propagandati dalle pubblicità come “efficaci contro i pidocchi” senza però specificare se sono utili nella prevenzione o nella terapia semplicemente con l’intento di aiutarvi a distinguerli in modo categorico da quelli che abbiamo indicato sopra che risultano invece efficaci pedicuolcidi-ovicidi.

PRODOTTOCOMPOSIZIONEMODALITA’ DI IMPIEGO
Paranix sprayEstratto di noce di cocco, oli essenziali di anice e ylang-ylangNebulizzare il prodotto su capelli asciutti, massaggiando in modo da distribuirlo bene sul cuoio capelluto e la capigliatura che deve risultare umida. Lasciare in posa per 15 minuti, quindi sciacquare con un normale shampoo. Rimuovere lendini e pidocchi morti con il pettine a denti fitti in dotazione. Ripetere il trattamento dopo 9-10 giorni.
S.O.S. Pidock schiumaEstratto di noce di coccoApplicare sui capelli asciutti distribuendo uniformemente in un quantitativo sufficiente a coprire il cuoio capelluto ed i capelli per l’intera lunghezza. Massaggiare per 5 minuti. Lasciare agire per 15 minuti e quindi sciacquare con acqua. Rimuovere lendini e pidocchi morti con il pettine a denti fitti in dotazione. Ripetere il trattamento dopo 7 e 14 giorni.
Aftir Shampoo  Acqua, tensioattivi, conservanti, profumo
Consigliato dalla ditta come complemento cosmetico al trattamento con il gel omonimo. Si usa come qualunque altro shampoo. I capelli vanno pettinati prima di sciacquare lo shampoo con un pettine a denti fitti.
PreAftir Lozione Acqua, alcol, estratti di piante officinali, tensioattivi, profumoNebulizzare tutte le mattine sui capelli asciutti. Facilita la rimozione meccanica delle eventuali lendini presenti.
PreAftir olio-shampooAcqua, tensioattivi, estratti di piante officinali, profumoShampoo poco schiumogeno. La ditta ne raccomanda l’utilizzo 2-3 volte alla settimana.
Mom LozioneBenzoato di benzile 4%, alcol, oli essenziali di timo e rosmarino, conservanti, acquaNebulizzare tutti i giorni sui capelli asciutti e pettinare per facilitarne la distribuzione.
Step 2 Lice Egg Remover Natural Mousse Acqua, estratti vegetali ricchi di enzimi, acido citrico, sodio benzoato, conservantiDopo aver sciacquato l’antiparassitario, applicare uniformemente il prodotto alla base del capello. Massaggiare il cuoio capelluto in modo da produrre una leggera schiuma. Lasciare in posa 5 minuti poi dividere i capelli in ciocche e pettinarli con un pettine a denti fitti per rimuovere le lendini. Sciacquare.

 

Scritto da: Dottor Raffaele Troiano – Pediatra

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