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Contagio Gastroenterite: come avviene?

Come si verifica il contagio della gastroenterite? A cosa bisogna fare attenzione? Vomito, diarrea, dolori addominali e… talora anche febbre! Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di gastroenterite, soprattutto se altre persone in famiglia o a scuola hanno avuto sintomi simili. La gastroenterite è senza dubbio la più frequente causa di diarrea nei bambini ed è causata da agenti infettivi quali virus, batteri e altri parassiti. Come vengono veicolati tali agenti nell’organismo di un bambino?

Contagio Gastroenterite

La gastroenterite è una malattia molto comune soprattutto sotto i 5 anni di vita. Essa è dovuta a germi di varia natura: nella maggior parte dei casi si tratta di virus (es: Rotavirus, Norovirus, Adenovirus…); in una percentuale minore si tratta di batteri, funghi o altri parassiti. La presenza di vomito e sintomi respiratori (tosse, muchi…) suggerisce un’origine virale. L’origine batterica o parassitaria della gastroenterite può essere suggerita dalla presenza di febbre superiore a 40°C e/o sangue e muchi nelle feci: Campylobacter, Salmonelle, Escherichia coli, Shigelle, Cryptosporidium, Ameba, Giardia sono tra gli agenti non-virali più frequentemente in causa.

Sono 3 le modalità principali con cui tali agenti infettivi possono penetrare nell’organismo:

Dall’ambiente…

I germi che causano la diarrea sono molto concentrati nelle feci del bimbo e, soprattutto i virus, facilmente si disseminano nell’ambiente circostante (magari su giocattoli, superfici, asciugamani o altri oggetti) venuti in contatto col bambino imbrattato di cacca, con pannolini sporchi o magari con le mani del genitore che ha premurosamente accudito e pulito il proprio piccolo ma che poi non si è lavato accuratamente le mani. Le microparticelle virali presenti nell’ambiente possono entrare in contatto facilmente con la bocca di qualche altro bambino (magari a scuola!) ed ecco che l’infezione gira!

Per evitare il contagio ambientale:

  • Lavarsi accuratamente le mani
  • Evitare la condivisione di giocattoli, asciugamani o altri fomiti
  • Pulire le superfici su cui gioca il bambino con acqua e sapone (una soluzione di alcol denaturato al 70% inattiva alcune particelle virali come ad esempio il Rotavirus)

Dal Respiro…

Molti dei germi coinvolti (soprattutto i virus, che tra l’altro sono i più diffusi e responsabili di epidemie) passano da un bimbo all’altro anche per via respiratoria. Tali virus (es: adenovirus, rotavirus e vari altri) “volano” da un bimbo all’altro catapultati nelle microparticelle di “vapore” respiratorio  (dette particelle di Flugge) che noi tutti esaliamo nel parlare ma soprattutto quando tossiamo o starnutiamo. I virus della gastroenterite che penetrano per via respiratoria solitamente provocano anche un po’ di infiammazione delle vie respiratorie stesse: ed ecco che ci troveremo dinnanzi ad un bimbo che oltre ad avere sintomi intestinali presenterà magari anche tosse, muchi e raffreddore!

Per evitare il contagio respiratorio:

  • Evitare lo stretto contatto con bambini che hanno la gastroenterite
  • Rispettare l’isolamento domiciliare (dalla scuola!) fino a che il pediatra ne dichiari la guarigione

Dal cibo…

Cibi avariati, mal conservati e malandati possono contenere al loro interno batteri o tossine batteriche (Stafilococchi, Escherichia Coli, Shigelle,Clostridi etc). Comuni veicoli possono essere: uova, creme pasticcere;  pollame, carne, pesce, latte e formaggi mal conservati; frutti di mare; insalate e verdure non ben lavate.

A tal proposito dunque l’unica misura di prevenzione che possiamo consigliare e di prestare attenzione alla provenienza, alle modalità di conservazione oltre che alle “sensazioni olfattive” emanate dai cibi che proponiamo ai nostri piccoli.

Come capire se un bimbo è disidratato?

Quanto dura la gastroenterite?

Leggi anche l’articolo completo: Gastroenterite nei bambini come affrontarla!

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