L’ossiuriasi (o enterobiasi) è la forma più comune di parassitosi intestinale e si manifesta con comparsa di piccoli vermi bianchi (3-13 mm) nelle feci o talora solo con prurito anale notturno (specie nelle fasi iniziali). Per fortuna si tratta di una condizione che non arreca danni importanti all’organismo ma è necessario trattarla adeguatamente confrontandosi col proprio pediatra di fiducia.
La trasmissione è oro-fecale, ingerendo le uova deposta da tali vermi. Che vuol dire? Come finiscono tali uova nella bocca di un bimbo?
In pratica questi vermetti bianchi, che si annidano prevalentemente nell’intestino cieco, durante la notte migrano fino all’ano e li vi depongono le uova. Il bambino grattandosi raccoglie tali uova sotto le unghia per poi diffonderle ovunque con le mani: lenzuola, giochi, cibo.
Molto comune è inoltre il fenomeno dell’auto-infestazione. Il bambino si porta alla bocca le piene di uova e si reinfetta di continuo rendendo la terapia di questa malattia piuttosto lunga e stressante.
L’ossiuriasi può decorrere spesso asintomatica.
Allorchè manifesta il sintomo più frequente è
Altri sintomi possono essere invece meno suggestivi e fuorviare verso altre diagnosi. Non disdegnare dunque di eseguire un esame parassitologico delle feci anche in caso di:
Nelle bambine, la malattia può diffondersi ai genitali con:
La diagnosi può essere posta per:
Quest’ultimo è il gold standard per la diagnosi ed è molto utile nei casi dove l’esame parassitologico sia negativo e persista il dubbio. L’esame parassitologico infatti da molti falsi negativi in caso di ossiuriasi.
In pratica bisogna applicare un nastro adesivo nella zona anale per 10-15 minuti appena il bimbo si sveglia al mattino, prima che si muova troppo. Le uova deposte durante la notte aderiranno al nastro e, facendo aderire il nastro a un vetrino, sarà possibile osservarle al microscopio. La massima accuratezza diagnostica si raggiunge eseguendo tale test per almeno 3 mattine consecutive (eseguendolo solo una volta risulta falasamente negativo nel 50% dei casi!).
E’ inoltre necessario valutare tutti i componenti della famiglia e segnalare il caso alla scuola (chiedendo venga mantenuto l’anonimato) affinchè i compagni riferiscano al proprio pediatra elevando l’indice di sospetto per ossiuriasi e affinchè la scuola riferisca, liddove opportuno, all’ASL per prevedere una sanificazione degli ambienti (ricordiamo che le uova di ossiuri restano vitali nell’ambiente fino a 3 settimane!).
La terapia prevede una singola somministrazione del farmaco per un solo giorno. I farmaci più comunemente utilizzati, dopo consulto col proprio pediatra di fiducia, sono:
La somministrazione va ripetuta dopo 2 settimane. I farmaci sono infatti attivi solo su vermi e non anche sulle uova. Se non si ripete la somministrazione del farmaco le uova che nel frattempo si schiuderanno causeranno una re-infezione!
Il giorno dopo aver effettuato la prima dose di terapia è già possibile rientrare a scuola!
Per prevenire l’ossiuriasi bastano poche e semplici attenzioni come:
Kucik CJ, Marttin JL – Common Intestinal Parasites – Am Fam Physician. 2004 Mar 1;69(5):1161-8.
Vassil St Georgiev (2001) Chemotherapy of enterobiasis (oxyuriasis), Expert Opinion on Pharmacotherapy, 2:2, 267-275
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