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Covid-19 e Arrossamenti Dita in Bambini: Acrovasculite Acuta?

Una possibile spia di Coronavirus in bambini e adolescenti?

Sono ormai diverse settimane che su chat e gruppi medici dedicati al Covid-19 sempre più colleghi pubblicano fotografie di strane lesioni arrossate e dolenti a livello delle dita di mani e piedi di bambini e adolescenti.

Tali lesioni hanno spiazzato molti di noi medici per l’elevata frequenza con cui stiamo osservando un fenomeno che era relativamente raro in epoca pre-Covid e che non somiglia per nulla alla più nota Malattia Mani-Piedi-Bocca con cui qualche genitore si confonde nei primissimi giorni.

Sembrano saltate fuori dal nulla, in forma “epidemica” esattamente nello stesso periodo in cui si è diffuso in Italia il Covid-19.

E quando vedi tanti colleghi segnalare lo stesso fenomeno clinico il dubbio che si tratti di un fenomeno infettivo ti viene sempre…

Dolenti, arrossate o talora nerastre, queste lesioni hanno un decorso abbastanza duraturo finanche 2 settimane.

E come non ipotizzare che tali strane e nuove lesioni possano rappresentare una manifestazione cutanea di questo nuovo Coronavirus, ormai tanto diffuso quanto ancora poco conosciuto?

Come non pensare che bambini e adolescenti, asintomatici sul piano sistemico e respiratorio, possano talora esprimere l’infezione con manifestazioni minori di questo tipo?

Tale inevitabile dubbio attraversa ormai come un’onda colleghi in tutta Italia (e non solo! ho visto qualche segnalazione anche su gruppi in Francia, riportata tra le foto alla fine dell’articolo!).

Ed è così che dalla dermatologia pediatrica di Bari, alcune colleghe hanno di recente sollevato con nuova forza tale quesito, attraverso un interessante case-report di nome “Acroischemia Acuta nel Bambino in tempo di Covid-19”.

In tale documento viene segnalata non solo la positività al tampone per Covid-19 di due adolescenti che presentavano suddette lesioni cutanee, ma soprattutto viene enfatizzato il parallelismo della diffusione epidemica del Covid-19 con la diffusione epidemica di un gran numero di casi con tali lesioni acrali.

Le colleghe scrivono quanto segue: “…negli ultimi decenni non ci era capitato di vedere contemporaneamente due eventi così eccezionali: un’epidemia virale con un tasso di mortalità del 10% dei soggetti positivi al tampone e un’epidemia di lesioni acroischemiche di alcune dita in bambini e adolescenti asintomatici.”

Il mancato schiarimento alla digitopressione di tali lesioni ne denota poi la verosimile natura vasculitico-ischemico-emorragica: le vasculiti, in pratica, sono un ampio gruppo di patologie pediatriche, di gravità variabile, legate all’infiammazione su base infettiva o immunomediata di vasi sanguigni.

La Porpora di Schonlein-Henoch è un esempio di vasculite pediatrica a decorso benigno.

La Malattia di Kawasaki è invece un esempio di vasculite pediatrica a decorso più impegnativo. E tra l’altro l’origine di quest’ultima sembra essere proprio di natura virale, pur se non è una malattia diffusiva, in quanto colpisce solo soggetti immunologicamente predisposti.

La presunta Acrovasculite Pediatrica da Coronavirus che si sta delineando sotto i nostri occhi in queste settimane, sembra invece avere un decorso benigno dal momento che i casi sinora descritti sembrano risolversi con completa guarigione nell’arco di 14-20 giorni.

Ovviamente tutto quanto detto sinora non è assolutamente sufficiente per essere certi di un reale nesso causale tra Covid-19 e tali lesioni acroischemiche, ma è più che abbastanza per ipotizzarlo.

D’altronde il decorso “atipico”, blando e paucisintomatico del virus nella popolazione pediatrica era noto già dalla casistica cinese.

La violenza con cui però l’epidemia da Coronavirus è piombata sul mondo, ha creato non poche difficoltà ad eseguire un’accurata diagnostica su larga scala. Se ad oggi avviene che addirittura casi gravi non riescano ad eseguire un tampone diagnostico per motivi contingenti e organizzativi, è più che naturale che finora non vi sia stato ancora modo di studiare per bene tali bambini.

Cercare il virus su tampone oppure gli anticorpi su siero per Covid-19 (appena saranno disponibili test attendibili!), sarà utile non solo per capire se c’è davvero un nesso di causalità, ma anche è soprattutto per avere un’ulteriore spia sintomatica in pediatria che ci permetta di isolare i bambini che presentino tali lesioni alle dita!

Va aggiunta poi un’ultima riflessione: nel caso di bambini o adolescenti monosintomatici, che presentino solo tali lesioni cutanee in assenza di sintomi respiratori o gastrointestinali, non si può escludere la falsa negatività del tampone faringeo.

E’ noto infatti che pazienti asintomatici sul piano respiratorio (così come pazienti clinicamente guariti dall’infezione!) possano dare dei tamponi falsamente negativi. E’ per tale ragione che il tampone ai guariti viene ripetuto due volte!

Dunque non si può escludere che, al di là di ogni ipotesi di nesso tra Covid-19 e acroischemia acuta pediatrica, non possa rendersi necessaria una biopsia cutanea per chiarirne la natura, se non altro nei pazienti che presentino maggiore gravità di tali lesioni.

A seguire alcune foto circolanti sui social medici di presunta acroischemia acuta da…… Covid-19??? E’ tutto da chiarire…

A seguire c’è anche un utile video del dottor Troiano sul corretto uso delle mascherine:

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