Naso chiuso, difficoltà a respirare, accessi di tosse improvvisi, vomito di muchi in piena notte, difficoltà a mangiare o ad attaccarsi al seno… sono tutte cose che ogni mamma conosce bene quando il proprio bimbo è raffreddato!
Nei più piccini che ancora non sanno soffiare il naso, sarà utile effettuare:
Nei più grandi che già sanno soffiare il naso, è possibile pulire il naso utilizzando le stesse soluzioni menzionate sopra, ma somministrandole mediante appositi dispositivi:
La soluzione salina ipertonica al 3% può essere molto utile in sostituzione della soluzione fisiologica soprattutto in bambini con secrezioni particolarmente dense e difficili da sciogliere. Essa è somministrabile con i medesimi dispositivi descritti per le soluzioni isotoniche. Studi recenti mostrano benefici dell’ipertonica al 3% anche in bambini con meno di 1 anno di età affetti da bronchiolite. Quest’ultima è una malattia delle piccole vie aeree che può avere talora un decorso severo richiedendo ricovero ospedaliero; essa spesso inizia come un banale raffreddore e poi evolve in distress respiratorio (ovvero: difficoltà respiratoria). Sottolineamo però che va evitato un uso prolungato di tale soluzione in quanto può causare fenomeni irritativi e atrofici a carico della mucosa nasale… quindi cercate di non superare i 7 giorni!
Nei bambini non è possibile usare la maggior parte dei decongestionanti nasali che usiamo per gli adulti. Vi suggerisco qui alcuni prodotti utilizzabili nei bambini previo assenso del pediatra curante; essi però non devono assolutamente essere sostitutivi di una efficace pulizia nasale come vi ho sopra descritto.
Nel video che segue il dottor Troiano, autore di questo articolo, spiega in pochi minuti come distinguere il distress respiratorio dal semplice raffreddore:
Il paracetamolo (es: Tachipirina, Efferalgan, Acetamol…) è un principio attivo con proprietà antipiretiche e antidolorifiche. In presenza di raffreddore, intensa irritabilità e difficoltà ad addormentarsi, oltre a fare quanto sinora descritto, può valere la pena provare una tantum di sera (e su consiglio del proprio pediatra) con una somministrazione di paracetamolo per aiutarlo a riposare. Vanno evitati abusi che tra l’altro non sono necessari in una condizione banale quale il raffreddore. Se dopo la prima assunzione non riscontrate alcun beneficio, vuol dire che non vale la pena somministrarla di nuovo.
E’ diffusa l’abitudine di utilizzare gocce nasali a base di antibiotici e/o steroidi (es: Doricum) ai primi segni di raffreddore. Tali prodotti sono in realtà indicati solo in particolari situazioni allorchè sussistano condizioni che lascino supporre la presenza di una rinite batterica. E’ dunque sempre opportuno affidarsi ai consigli del proprio pediatra prima di usare di tali prodotti!
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