Il singhiozzo nei neonati è un fenomeno estremamente comune ma questo non basta per non mettere in ansia i genitori che pensano sempre possa nascondere qualcosa di preoccupante.
Il singhiozzo non è altro che una contrazione involontaria e ritmica del diaframma, molto comune a tutte le età ma ancora di più nei neonati soprattutto in quelli che hanno la tendenza a poppare con molta voracità. Il diaframma è un muscolo orizzontale, posto sotto i polmoni che divide gli organi contenuti nel torace da quelli contenuti nell’addome, il suono e la “scossa” che caratterizzano il singhiozzo sono dovuti alla contrazione improvvisa del diaframma associata alla chiusura immediata della glottide. Il diaframma partecipa ai movimenti respiratori ed è innervato dal nervo frenico, la cui stimolazione è appunto responsabile del singhiozzo; nei neonati il sistema nervoso è ancora immaturo per cui le stimolazioni necessarie all’irritazione del nervo frenico sono minime ed ecco che il singhiozzo è così frequente.
Compare già all’ottava-nona settimana di vita intrauterina perciò la mamma può avvertire dei piccoli sussulti ritmici già durante la gravidanza che diventano più intensi verso la fine del periodo gestazionale.
Nella maggior parte dei casi è un riflesso fisiologico della durata variabile da pochi secondi a qualche minuto che non disturba molto il piccolo e non interferisce con la respirazione però in alcune situazioni può durare anche più a lungo.
Come accennato, il singhiozzo nei neonati è molto frequente per via di una più facile irritazione del nervo frenico dovuta a vari fattori di cui i più frequenti sono:
Vuoi sapere di più sul reflusso del neonato? Leggi l’articolo reflusso gastro-esofageo in neonati e bambini
Quasi sempre il singhiozzo è un fenomeno autolimitantesi cioè che tende a passare da solo quindi non è necessario fare niente perché si risolva. A volte però, se dopo 3-4 minuti non passa e specie se è particolarmente fastidioso per il neonato, può essere utile mettere in atto particolari accorgimenti. Ecco i rimedi più efficaci per far passare il singhiozzo ai neonati:
Invece quello che proprio non va fatto è tappargli il nasino per impedigli di respirare; anche se Ippocrate, circa 2000 anni fa, era convinto che il rimedio più efficace contro il singhiozzo fosse trattenere il respiro per almeno 10-15 secondi questa è sicuramente un’opzione da non prendere mai in considerazione nei neonati. Nei più grandi invece l’apnea contribuisce al rilassamento del diaframma alleviando il fastidio.
Ci sono poi dei “rimedi” tramandati nel tempo ma che lasciano il tempo che trovano come ad esempio:
La più famosa leggenda metropolitana sui rimedi contro il singhiozzo è il classico spavento, questo però paradossalmente potrebbe sortire l’effetto inverso nel senso che la paura crea un’ulteriore contrazione diaframmatica ed aumenta anche il ritmo della respirazione inducendo la persona ad introdurre una maggiore quantità di aria nei polmoni.
Quando però il singhiozzo nonostante questi accorgimenti non passa e se dura per più di qualche ora, specie nei bambini più grandi, è necessario rivolgersi al pediatra perché potrebbe nascondere qualcos’altro come:
Scritto da: Dott.ssa Cristina Pepe
Fonti: The phatogenesis and the treatment of hiccups – Steger, Schneemann
Remedies for prolonged hiccups – Viera, Sollivan
Hiccups: a common problem with some unusual causes and cures – Brañuelas, Urbano, Bolaños.
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