A molti genitori sembrerà strano ma il mal di testa nei bambini, specie in età scolare, è sempre più comune, spesso a causa della vita frenetica che fanno i nostri piccoli tra scuola, corsi di inglese o di informatica, lezioni di nuoto o di karate e chi più ne ha più ne metta. Molte volte l’agenda dei bambini è più ricca di impegni di quella di un adulto e inevitabilmente il loro organismo risente di tutto questo stress manifestando sintomi come il mal di testa (anche detto Cefalea).
E’ fondamentale quindi approcciarsi al bambino col mal di testa nel modo giusto e cioè non allarmarsi inutilmente perché aumenta lo stress anche nel bambino né tantomeno sottovalutarlo classificandolo sempre come un capriccio.
La cefalea, o mal di testa, interessa circa il 25-30 % dei bambini in età scolare come evento occasionale (un episodio in 12 mesi) e il 6-8% come episodio ricorrente (un episodio a settimana).
Esistono vari tipi di mal di testa ed ognuno necessita di un approccio diagnostico-terapeutico specifico; la prima distinzione va fatta innanzitutto tra cefalee primarie e secondarie.
Si definiscono cefalee primarie quelle che non sono causate da altre malattie ma dipendono essenzialmente da fattori genetici e stile di vita, le cefalee secondarie sono invece l’espressione clinica di un quadro patologico che deve essere individuato e trattato.
In età pediatrica la maggior parte degli episodi di mal di testa sono ascrivibili a casi di cefalea primaria, le cefalee primarie vanno ulteriormente divise in: emicrania (con o senza aura), cefalea di tipo tensivo, cefalea a grappolo (abbastanza rara nei bambini).
Mentre negli adulti la distinzione tra le varie forme è netta, molto spesso nei bambini si tratta di forme miste con sintomi sia di tipo emicranico che cefalalgico e, a volte, hanno la tendenza a cambiare nel tempo. Fino all’adolescenza la forma più frequente è l’emicrania mentre in età adolescenziale prevalgono le forme tensive.
Descriviamo brevemente quali sono le caratteristiche dei diversi tipi di mal di testa:
Nei bambini piccoli l’emicrania si manifesta con sintomi particolari quali:
Nei bambini più grandi invece l’emicrania si manifesta con i sintomi classici tipici anche degli attacchi emicranici dell’adulto e cioè un mal di testa di intensità medio-forte solitamente pulsante che interessa un solo lato della testa, perciò emi(che significa metà)-crania. La durata dell’attacco emicranico è variabile da 1 a 72 ore. Al mal di testa si associano sintomi caratteristici come la fonofobia (fastidio per i rumori), la fotofobia (fastidio per la luce) e l’osmofobia (fastidio per gli odori). Il bambino inoltre appare sonnolento, abbattuto, irritabile, smette anche di giocare e può lamentare episodi di nausea, vomito e dolori addominali.
Esistono poi dei casi, per la verità abbastanza rari nei bambini, in cui abbiamo una classica emicrania con aura in cui per “aura” intendiamo tutto un insieme di sintomi neurologici che accompagnano o precedono l’attacco emicranico. I sintomi dell’aura emicranica sono: disturbi visivi, disturbi del linguaggio, formicolii e alterazione della sensibilità in alcune parti del corpo (solitamente un arto), le cosiddette parestesie e disestesie. Questi sintomi solitamente non esordiscono bruscamente ma l’inizio è graduale in un arco temporale di 5-20 minuti e la durata non supera mai i 60 minuti, inoltre sono sempre completamente reversibili.
Per quanto riguarda invece le cefalee secondarie, queste possono essere dovute a varie patologie come:
Molto spesso, specie nelle forme di cefalea tensiva, per “far sparire il mal di testa” nel bambino è sufficiente farlo riposare in un ambiente tranquillo.
In caso di dolore più intenso o nelle emicranie è necessario il ricorso ai farmaci, secondo l’American Academy of Neurology il farmaco di prima scelta è l’ibuprofene al dosaggio di 10 mg/kg, come seconda scelta può essere usato anche il paracetamolo al dosaggio di 15 mg/kg. Negli ultimi anni per la terapia d’attacco dell’emicrania si utilizza sempre più frequentemente, nei bambini dai 12 anni di età, il sumatriptan sotto forma di spray nasale al dosaggio di 20 mg, è sufficiente un solo puff in una narice per alleviare sia il mal di testa che i sintomi associati.
Per quanto riguarda la terapia del vomito consigliamo la lettura dell’articolo dedicato: Bloccare il vomito nei bambini e negli adulti: Peridon, Plasil, Nausil o Zofran?
Esistono delle strategie che è possibile mettere in atto per prevenire e ridurre di intensità gli attacchi di cefalea, efficaci però soprattutto sulla cefalea tensiva. Ecco i più importanti:
Fonti:
SIMEUP DOC: La cefalea in età evolutiva – Tavoni, Cardinali, Fabiani, Cardoni
Le cefalee: Manuale teorico-pratico. Capitolo 15 Cefalea ed età evolutiva – D’Onofrio, Grazzi
Linee guida la cefalea in pediatria – Cavestro – Centro cefalee ASL di Cuneo
Scritto da:
Dott.ssa Cristina Pepe
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