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La Sindrome di Asperger nei Bambini | Faro Pediatrico

La Sindrome di Asperger (SA) è chiamata così dal nome di un medico e pedagogista viennese, Hans Asperger, che la identificò oltre 50 anni fa ma il cui lavoro è stato riconosciuto solo negli anni ‘80-‘90 grazie ad alcune pubblicazioni della dottoressa Lorna Wing, psichiatra inglese.

Questa patologia è definita anche “disabilità nascosta” per sottolineare le notevoli difficoltà che si incontrano nel percorso diagnostico. Vedremo come, per molti versi la Sindrome di Asperger “sia imparentata” con l’autismo in particolar modo con le forme senza ritardo mentale, tanto che da molti è considerata un autismo ad alto funzionamento. Fino al  2013, nonostante le similitudini tra SA e autismo, la Sindrome di Asperger veniva considerata un’entità clinica a sé stante e inquadrata tra i “Disturbi pervasivi dello sviluppo”; dal 2013 invece questi quadri clinici vengono classificati come “Disturbi dello spettro autistico” e sono stati inseriti in un’unica categoria nel DSM V (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali).

 

Cos’è la Sindrome di Asperger?

La Sindrome di Asperger è un disturbo del comportamento che si presenta essenzialmente con una compromissione delle interazioni sociali e stereotipie comportamentali mentre non presenta, solitamente, alcun ritardo significativo dello sviluppo cognitivo e del linguaggio. Essendo molto sottile la linea di confine che divide la SA dagli altri disturbi dello spettro autistico è molto difficile anche stabilire l’incidenza di questo quadro patologico nella popolazione generale, stando alla maggior parte degli studi sembra che i casi di SA siano 6 ogni 10000 bambini con una netta prevalenza nel sesso maschile (rapporto Maschi: Femmine = 5:1).

Le cause scatenanti non sono chiare, una nuova teoria afferma che alla base dello sviluppo della SA potrebbe esserci una mutazione di alcuni geni situati sul cromosoma 7, questa teoria sarebbe avvalorata anche da uno studio sui gemelli monozigoti secondo cui, se colpiti da Asperger, nel 90% dei casi i gemelli mostrano gli stessi i sintomi.

I genitori possono iniziare a notare i primi sintomi di allarme intorno ai 24-36 mesi (2-3 anni) però solitamente è dall’età scolare che si mettono in luce le prime differenze comportamentali significative con un’età media al momento della diagnosi di 11 anni.

E’ importante sottolineare che i bambini con questa sindrome, a differenza di quanto accade negli altri casi di disturbi dello spettro autistico, hanno un quoziente intellettivo nella norma o addirittura superiore e in alcuni casi presentano anche particolari abilità matematiche ed informatiche.

Come si manifesta la Sindrome di Asperger nei bambini?

I sintomi che caratterizzano la sindrome di Asperger sono molteplici potendo interessare vari aspetti della vita quotidiana. Rispetto ai bambini autistici, i bambini con SA mostrano maggiori abilità cognitive e comunicative mentre presentano minori abilità motorie.

I sintomi della Sindrome di Asperger rimangono stabili nel tempo e in alcuni casi c’è anche una tendenza al “miglioramento” (che va inteso come una maggiore consapevolezza e gestione dei sintomi) in età adulta.

Vediamo quali sono le manifestazioni cliniche più frequenti:

 

  • compromissione dell’interazione sociale: questi bambini faticano a stabile dei rapporti sociali basati sull’empatia e sul contatto fisico. Hanno la predisposizione all’isolamento sociale e, a volte, sembrano addirittura mostrare disinteresse a instaurare rapporti interpersonali. In alcuni casi, per fortuna non molto frequenti, si instaura una sorta di mutismo selettivo nel senso che il bambino deciderà a priori con chi parlare. Molto spesso sono bambini con una spiccata tendenza all’egocentrismo.
  • alterazione del linguaggio (soprattutto non verbale): i bambini Asperger sono carenti nella comunicazione non verbale fatta di contatti visivi, gestualità, mimica facciale. I pazienti affetti da questa sindrome inoltre, pur non avendo ritardi né difficoltà nel linguaggio parlato, presentano dei limiti a comprendere i doppi sensi, il senso dell’umorismo insito in una frase, i modi di dire interpretando invece tutto alla lettera. Un’altra caratteristica è che parlano sempre con lo stesso tono di voce, spesso in maniera pedante e prolissa (specie se sono loro a scegliere l’argomento di conversazione).
  • comportamenti stereotipati: quasi tutti i pazienti affetti da questa sindrome hanno la tendenza alle stereotipie comportamentali cioè ripetono uno stesso gesto (come battere la mani, torcersi le dita) innumerevoli volte e senza apparente motivo ma solo per soddisfare la voglia di rispettare un rituale che si sono imposti. Questi gesti sono più duraturi e ritmati rispetto ai tic.

Vuoi sapere come possono manifestarsi i tic e qual è la malattia in cui sono maggiormente rappresentati? Leggi l’articolo dedicato alla Sindrome di Tourette

  • interessi monotematici: i bambini con SA dedicano tutte le loro energie e il loro tempo, quasi in maniera maniacale, a un numero estremamente limitato di interessi. Questi comportamenti compaiono già intorno ai 5-6 anni e possono abbracciare tutti gli ambiti della vita del bambino. Possono spaziare da interessi che non hanno  molta importanza nella vita quotidiana come ad esempio memorizzare i nomi del maggior numero possibile di stelle agli sport individuali (come gli scacchi, il biliardo) in cui spesso eccellono.
  • goffagine motoria: i pazienti affetti da sindrome di Asperger sono solitamente poco coordinati nei movimenti e molto più goffi e meno abili nelle attività sportive rispetto ai coetanei. Hanno inoltre un minore equilibrio e un’andatura rigida.

Ai disturbi tipici della SA possono associarsene anche altri come: una maggiore predisposizione a sviluppare ansia e depressione, fobie sociali e tic, deficit di attenzione e di iperattività, disturbi del sonno. Inoltre circa il 4-5% dei pazienti affetti da Sindrome di Asperger manifesta anche crisi epilettiche che hanno solitamente esordio in età adolescenziale.

Come si fa la diagnosi e qual è il trattamento della Sindrome di Asperger?

Giungere alla diagnosi di SA non è affatto semplice, nel DSM V sono stai però stabiliti dei criteri che andranno analizzati da un team multidisciplinare. I criteri utilizzati che sono:

  • assenza di ritardo linguistico, il bambino segue le regolari tappe dello sviluppo.

Vuoi sapere quando bisogna parlare di ritardo linguistico? Leggi l’articolo sul bambino che non parla ancora

  • difficoltà a stabilire relazioni sociali
  • mancanza del contatto visivo e della mimica facciale
  • presenza di stereotipie comportamentali
  • ossessione quasi maniacale per pochi argomenti o pochi oggetti.

C’è davvero poco da dire a riguardo al trattamento salvo che i bambini con sindrome di Asperger si avvalgono spesso e con buoni risultati della terapia cognitivo-comportamentale e della psicoterapia per una gestione migliore delle manie, delle stereotipie comportamentali e dello sviluppo dei rapporti sociali. Nei bambini non è necessario quasi mai il ricorso alla terapia farmacologica che invece può essere utili in alcuni casi di comorbidità nell’adulto (ad es. in caso di ansia, depressione o insonnia).

Scritto da:
Dott.ssa Cristina Pepe

Fonti:

La Sindrome di Asperger: linee guida per la diagnosi – Fondazione ARES (Autismo Ricerca e Sviluppo)

Le cinque cose da sapere sulla Sindrome di Asperger – Prof Franzoni, presidente SIP

Asperger’s Syndrome: diagnosis, comorbidity and therapy – Expert Rewiew of Neurotherapeutics – Feb 2015

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